Con l’approvazione della legge sul biologico in Senato si è finalmente sbloccata una riforma attesa da 15 anni non solo dai produttori, ma anche dai consumatori sempre più attenti alla qualità del cibo – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Spetta ora alla Camera approvare in tempi brevi il testo, affinché possa contribuire quanto prima a raggiungere i nuovi traguardi stabiliti dal Piano d’azione europeo per il biologico adottato di recente.

La nuova legge può dare un ulteriore impulso a una tendenza in atto già da anni, che vede il biologico in continua crescita e l’Italia ai primi posti in Europa per superficie agricola coltivata con tecniche rispettose dell’ambiente – continua Tiso. Basti pensare che nel Vecchio continente gli ettari dedicati alle sole coltivazioni biologiche sono aumentati del 46% tra il 2012 e il 2019.

Mentre viviamo un passaggio fondamentale per l’agricoltura italiana ed europea, dispiace tuttavia assistere a polemiche che sembrano nascere da prese di posizione per lo più ideologiche. Se il testo è migliorabile, concentrare la critica su alcune specifiche norme del disegno di legge, perdendo di vista il suo impianto generale, rischia di compromettere uno strumento di crescita e sviluppo per il Paese. Più in particolare, gli attacchi frontali contro l’agricoltura biodinamica rivelano una conoscenza superficiale di una realtà riconosciuta ormai da anni anche dai regolamenti europei. Il confronto è sempre utile, ma è bene che non sia viziato da chiusure pregiudiziali e, soprattutto, che non abbia altro fine che quello di migliorare una legge indispensabile per il nostro settore.