CONFEURO: OGM VIETATI IN ITALIA NON SIA SCELTA UNILATERALE
La decisione del ministero di attuare la direttiva europea dello scorso 11 marzo che consente agli stati membri di vietare al proprio interno la coltivazione di organismi geneticamente modificati – dichiara il presidente nazionale Confeuro Rocco Tiso – ci sembra frettolosa e avventata.
Questo perché – sottolinea Tiso – la richiesta inoltrata alla Ue di escludere l’intero territorio italiano dalla coltivazione OGM è stata presa in senso unilaterale, senza il coinvolgimento di tutti gli attori che compongono il settore primario.
Tralasciando il merito della questione sul si o il no agli OGM, – continua Tiso -è il metodo applicato dalla politica che ci lascia ancora una volta interdetti, perché non considera una grossa fetta di quella rappresentanza agricola che da sempre si batte per i valori e il lavoro all’interno della filiera agroalimentare.
Ci teniamo a ribadire – conclude Tiso – che la strada della ricerca dovrebbe essere quella da percorrere, e lo studio approfondito sugli effetti degli Ogm per poterne valutare possibilità e problematiche sarebbe un segnale di serietà di cui il paese avrebbe bisogno.