Gli sbalzi climatici registrati negli ultimi giorni, e in generale sempre più imprevisti, – dichiara il Presidente Nazionale della Confeuro Rocco Tiso – non sono di buon auspicio per l’intero settore agricolo, soprattutto in vista della bella stagione ormai alle porte. Le poche precipitazioni registrate nei giorni pasquali non hanno certo scongiurato il rischio siccità, dato che in montagna sono state rilevate notevoli gelate e in pianura le brevi piogge non hanno migliorato la situazione sui campi.

Il panorama che si sta delineando – continua Tiso – non è dei più promettenti: mentre in Toscana, sulla base delle valutazioni dei tecnici, il presidente della regione Enrico Rossi ha decretato lo stato di emergenza, al Nord la preoccupazione è altrettanto diffusa, visti i livelli del fiume Po presso Ferrara (3,8 m slm) e del lago di Garda (35 cm inferiore alla media), ormai ai minimi storici.

E’ pertanto necessario – conclude Tiso – fin da ora tentare di evitare i soliti provvedimenti tampone che vengono stabiliti solo nel contingente e prevedere un piano di aiuto per il settore primario in vista di un allarme siccità sempre più probabile. La fase recessiva non accenna certo a limitare la sua morsa, e se gli agricoltori sono costretti a innaffiare i campi di grano, la questione non può essere sottovalutata dalle istituzioni. Non vorremmo ritrovarci nel periodo più caldo ad affrontare una situazione di crisi senza precedenti, che potrebbe allora non essere più recuperabile.