La situazione politica nostrana – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – sta divenendo ogni giorno più pericolosa e diversi settori economici, tra i quali l’agricoltura, stanno risentendo negativamente della restrizione degli spazi di libertà e di democrazia. E’ proprio per queste ragioni che abbiamo scelto di rispondere no al prossimo referendum costituzionale e di porre tutto il nostro impegno per evitare questa ennesima sciagura.
Il presidente del Consiglio – continua Tiso – in questi mesi ha dimostrato di volersi curare esclusivamente degli interessi dei poteri forti e, per poterlo fare con maggior agio, ora intende modificare la Costituzione del Bel Paese, storicamente riconosciuta come una delle migliori al mondo e caposaldo della democrazia occidentale.
Quanto sta accadendo – conclude Tiso – è oggettivamente inaccettabile e richiede la ferma contrapposizione di tutte le persone per bene che vivono nel nostro Paese e che ancora credono in un futuro migliore. Come Confeuro, come organizzazione di rappresentanza, e soprattutto come cittadini, è nostro dovere dare battaglia perché al prossimo appuntamento referendario si fermi questa pericolosa deriva.