Si preannuncia un autunno difficile per tutto il sistema produttivo a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. L’agricoltura non fa eccezione: tra le dinamiche più preoccupanti c’è quella del prezzo delle sementi, quasi raddoppiato nel corso dell’ultimo anno, ma a registrare rincari sono molti altri beni e servizi. L’aumento del prezzo del gasolio e della manodopera, in particolare, sono destinati ad avere ripercussioni sull’intero settore agroalimentare. A pagare il prezzo più alto, come sempre, saranno gli anelli più deboli della filiera: produttori e consumatori.
Un’altra emergenza riguarda i concimi, le cui scorte sono in via di esaurimento e hanno raggiunto prezzi senza precedenti – continua Tiso. In questo scenario, le aziende più in difficoltà potrebbero decidere di interrompere le attività e rinunciare a seminare. È un pericolo che bisogna scongiurare per non innescare una nuova crisi che avrebbe ripercussioni sull’intera economia italiana.
Chiediamo al Governo di intervenire per tenere sotto controllo i prezzi dei fattori produttivi e sostenere le aziende agricole nei prossimi mesi. L’impennata dei prezzi delle materie prime deve inoltre essere un’ulteriore spinta per promuovere metodi di produzione sostenibili, che riducano al minimo gli sprechi e rendano più efficiente e verde la nostra agricoltura.