L’accordo “Garanzia per i giovani” ratificato dal Ministero del Lavoro per lo stanziamento complessivo di 1,7 miliardi di euro – dichiara il presidente nazionale della Confeuro Rocco Tiso – sembra rientrare in quel gioco di interessi che troppe volte alimenta la politica italiana e non tiene conto anche delle piccole realtà che a loro volta difendono i diritti degli agricoltori con medesimo vigore e determinazione.

E’ sicuramente positivo, in un contesto in cui la disoccupazione giovanile supera il 40%, che ci si prenda carico delle future generazioni con iniziative del genere, ma la domanda legittima che ci sorge – sottolinea Tiso – riguarda la finalità ultima di questi stanziamenti che ci sembra possa essere appannaggio di solo una piccola parte associata, mentre in fondo la crisi occupazionale del mondo agricolo riguarda tutti, nessuno escluso.

Vogliamo evidenziare – continua Tiso – che questo modo di gestire la politica per il settore primario non ci trova d’accordo, non ne condividiamo la sostanza, le azioni e le modalità. Come Confeuro siamo sempre stati convinti che con il dialogo è possibile risolvere ogni complicazione, ma perché sia così a partecipare al dialogo devono essere tutti.

Quel che oggi chiediamo al governo – conclude Tiso – è un rapido cambiamento di rotta nelle forme e nei contenuti, la garanzia di rappresentanza per l’intero mondo agricolo e, soprattutto, un rispetto maggiore per il ruolo che l’agricoltura ha avuto e ancora ha in Italia.