Le proposte per la nuova Politica Comune Agricola sono assolutamente in linea con le logiche usate in quella precedente e non accolgono le istanze del mondo agricolo e dei cittadini. Quel che serve invece – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Andrea Michele Tiso – è un vero e proprio cambio di paradigma che schieri la nuova Pac solo a favore di chi fa scelte nell’interesse del bene comune.
Come evidenziato dai dati Fao, Oms e Unione Africana, nel totale disinteresse della politica, ogni anno 420 mila persone muoiono per cibi contaminati ed insalubri. La nuova Pac può intervenire su tutto questo e porsi a contrasto di questi fenomeni. Il nuovo obiettivo deve essere quello di interrompere la contiguità con il mondo del profitto ad ogni costo perseguito dall’agroindustria.
E’ necessario precisare – continua Tiso – che le problematiche agricole riguardano il contesto europeo, ma anche quello italiano. Lo scoppio di vertenze quali quella dell’olio e del latte, ha dimostrato l’esigenza di riforme strutturali che evitino situazioni ben al di là della dignità umana. L’Italia – conclude Tiso – ha bisogno di un cambiamento che eviti di puntare su misure come l’estensione del reddito di cittadinanza e investa invece in altro, magari nel reddito di chi lavora per produrre cibo sano e genuino in maniera sostenibile.