CONFEURO: SULLA CARNE SINTETICA LA COMMISSIONE UE SBAGLIA, NON C’È SOSTENIBILITÀ SENZA CIBO DI QUALITÀ

Nov 8, 2021 | Comunicati

carne

La sostenibilità alimentare può essere declinata in molti modi e non tutti sono auspicabili. L’idea di ridurre l’impatto degli allevamenti facendo ricorso alla carne sintetica è una delle derive con le quali, sotto l’etichetta del green, si vorrebbero introdurre innovazioni che di realmente sostenibile hanno ben poco – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. È di questi giorni la notizia dello stanziamento di due milioni di euro a favore di due aziende olandesi impegnate nella produzione della cosiddetta carne prodotta in laboratorio, ottenuta da cellule coltivate in vitro.

La levata di scudi del ministro Patuanelli e degli europarlamentari italiani contro il finanziamento, mostra che su questi temi le nostre forze politiche sono compatte – continua Tiso. La sostenibilità non può essere intesa in senso restrittivo, limitandosi a valutare l’impatto sull’ambiente dei produttori. Al contrario, deve essere garantita lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola, tutelando la qualità e la salubrità del cibo, abbracciando quindi anche il concetto di salute.

La transizione ecologica deve includere la possibilità per il consumatore di scegliere di seguire una dieta sana e di conoscere a fondo le caratteristiche degli alimenti acquistati. Green Deal non significa solo riduzione delle emissioni e risparmio di risorse nella fase della produzione, ma anche una nuova cultura che privilegi la qualità, valorizzi le tradizioni locali e permetta ai cittadini di diventare consumatori più consapevoli. La ricerca scientifica e le nuove tecnologie sono un grande aiuto, ma non devono diventare il motore unico della rivoluzione verde.