La fotografia scattata dall’Istat sulla situazione sociale italiana nel 2011 – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – è impietosa ed evidenzia quanto poco sia stato fatto sul versante dell’equità. Il 28,4% della popolazione rischia di non poter avere uno standard di vita dignitoso ed un’alimentazione adeguata alle peculiarità di un paese civile e sviluppato, e l’esecutivo, pur nelle comprensibili difficoltà del momento politico, non può non intervenire con un piano alimentare nazionale che scongiuri questi rischi.

A preoccupare ulteriormente, – continua Tiso – è la concentrazione nel Mezzogiorno di persone deprivate (19,4%), un dato allarmante se si considerano le già numerose difficoltà vissute dagli abitanti del Sud d’Italia.

La vocazione dell’agricoltura – conclude Tiso – è sempre stata quella di rispondere alle esigenze alimentari degli individui, ed è per questo che è necessario che il governo dialoghi con gli operatori agricoli per capire i mezzi opportuni per garantire la sostenibilità alimentare di questo grave momento di crisi economica.