Le eccellenze italiane – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – non sono un tema di dibattito, poiché certificate, ma la loro commercializzazione può essere migliorata, questo si. Se infatti l’Italia vanta il record europeo di certificazioni tra prodotti Dop, Igp e Sgt, ben 243, ancora molto può essere fatto per favorire l’esportazione delle produzioni nostrane all’estero.

Una delle caratteristiche di questi prodotti, infatti, è la loro territorialità. Ovvero la tendenza ad essere consumate all’interno delle regioni di riferimento. E’ su questo punto che è necessario lavorare nella filiera agroalimentare per incrementare la sua capacità di diffondere la bontà e la genuinità delle produzioni italiane nel mondo.

Gli ottimi risultati del Made in Italy – continua Tiso – cresciuto dell’8,5% nel 2011, seppur colpito dal peso della contraffazione, non devono accontentare, devono anzi essere da stimolo per sviluppare la multifunzionalità e il potenziale del settore.

La crisi economia, all’interno della quale si sta consumando la gravissima crisi del primario, – continua Tiso – deve far maturare risposte che vadano proprio in questa direzione, capaci di valorizzare e promuovere o la qualità e la professionalità degli agricoltori italiani.