Resta, francamente difficile digerire i proclami e gli allarmismi della politica post analogico, sulla egualità dei diritti dei cittadini del Pianeta “GAIA”! Una costante, troppo “sbandierata” e sempre più bugiarda.
Basta leggere il Rapporto OXFAM relativo all’anno 2018 per rilevare che nello stesso anno – in solo 26 – possedevano l’equivalente della ricchezza della metà più povera del pianeta e che anche l’Italia è in linea con i dati globali: il 20% più ricco dei nostri connazionali possiede circa l’8o% dell’intera ricchezza nazionale.
Proseguendo, il patrimonio dei “super-ricchi” è aumentato nel 2018 del 12%, al ritmo di 2,5 miliardi di dollari al giorno. Nello stesso periodo, la metà più povera dell’umanità, circa 3,8 miliardi di persone, ha visto decrescere dell’11% quello che aveva.
In ordine alla imposizione fiscale grossa parte, pesa sulle categorie più povere della società tassando i redditi da lavoro e consumo. Di contro le imposte sul patrimonio, come quelle immobiliari, fondiarie o di successione hanno subito una riduzione – o sono state eliminate del tutto!
Resta inquietante l’interrogativo: Perché i governi non apportano i correttivi? Non facendolo si assumono la responsabilità di decidere in negativo del futuro dei popoli!!
Intanto quotidianamente muoiono circa 10 mila persone nel mondo e, molti muoiono oltre che di stenti e di fame, perché non possono permettersi le cure mediche. Nei paesi in via di sviluppo un bambino di una famiglia povera ha il doppio delle possibilità di morire entro i 5 anni, rispetto a un suo coetaneo benestante.
Tempo perduto, tempo che scorre, problemi complessi, mai risolti e sempre più gravi. Una delusione indescrivibile! Proprio nella società dell’era “digitale” e delle democrazie avanzate restano, anzi peggiorano, welfare, iniquità fiscale e disuguaglianze.
Eppure la questione sociale e il tema della equità sono in posizioni di primo piano nelle piattaforme programmatiche della maggior parte delle forze politiche contemporanee. Ma nella sostanza, solo carta e statistiche che definiscono situazioni rassicuranti. Niente di più manipolato ad arte!
Rileggendo il famoso report del discorso dell’1% – si rileva che già nel 2010 i super-paperoni dell’intero Pianeta, che detengono il 99% delle ricchezze globali, erano 338, ridotti ad 80 nel 2014 e nel 2016 solo 62 e due anni dopo dei giganti economici si contano solo 26 (ventisei).
Affermazioni che meriterebbero un commento.
Ma la politica è fatta di chiacchiere ed è molto più facile e meno impegnativo ritrovare questi personaggi, mischiati con le poche teste del pensiero che non fanno politica ma ne sanno molto più di chi la fa.
Il girotondo di dichiarazioni incomprensibili, di spiritosaggini fuori luogo, di smemoratezze e invenzioni, triturano le notizie, le sconvolgono, le fanno scomparire finendo per stordire chi voleva sapere (che succede a Palazzo Chigi? Ma da che parte sta questo Conte e che pareva pessimo, e invece adesso deve parere ottimo?). Veti, impuntature, fracasso e caos la fanno da padrona. Ci sembra, anzi, è proprio questa la tattica per non dire niente!!
Non resta che cambiare canale, meglio spegnere e mettersi a leggere! Poi ci assale il dubbio che via via diventa certezza, che tradotta ci fa pensare: Ma, cosa rappresentano e chi sono questi “Titani” detentori del potere che spesso arrivano a determinare le scelte dei governi nazionali, fino a metterli in concorrenza tra di loro?
Se diamo ascolto alla mitologia greca i Titani (questo termine individuava, con precisione, una razza di giganti con l’aspetto veramente selvaggio; al pari dei Ciclopi e degli Ecatonchiri, sono i figli del dio del cielo Urano, concepiti con la dea della terra, Gaia!
Le antiche cronache li descrivono come dominatori incontrastati della terra nei tempi che furono e, un bel giorno, decisero di ribellarsi agli dei e agli uomini: convinti di usurpare il potere delle divinità.
Difficilmente agli interrogativi si trovano risposte, ne potremmo ipotizzare diverse, ma preferiamo attenerci ai fatti! Resta il dubbio che, tra politica e potere economico, non ci sono limiti, né regole e che i Titani del potere economico, annulleranno e si sostituiranno al potere politico.
Se ne desume che: “se la politica era prerogativa dell’uomo, i nuovi giganti andranno oltre l’umano”.
A.M.I.Co. (La Segreteria)