INIZIATIVA PER L’EUROPA NOI SIAMO L’EUROPA – L’EUROPA SIAMO NOI

Feb 1, 2019 | Dalla Confeuro

Prima degli appelli, prima dei proclami, facciamoci una domanda, secca e semplice, senza girotondi, spade, stelle, sigle punteggiate e cerchiate e nemmeno – riesumati – opportunisti – furbi e riciclati.

Se – cosa – come – la vogliamo ?

Quindi non uno ma più di questi, perché in uno Stato democratico la contrapposizione tra “sovranisti ed europeisti” non ha senso, entrambi i contendenti sono cittadini che vivono civilmente proprio nel perimetro dell’Unione Europea.

È importante un parere, un suggerimento su una proposta semplice e concisa, per unificare e cementare una nuova Europa. Una grade Europa disegnata sulla Costituzione che regolamenta diritti e doveri, non più per questo o quell’altro ma per tutta le gente d’Europa. Dobbiamo avere consapevolezza anche noi – semplici cittadini – perché “il destino dell’Europa è il destino dell’Italia”.

Tanto per cominciare i presuntuosi, gli assolutisti, gli indifferenti riprendano carta e penna e vadano a scuola di civiltà e si ingegnino ad usare il metro del buonsenso. Esiste una terza via per trasformare il concetto di democrazia da puro pensiero filosofico a concetto concreto, che abbia reali ripercussioni sulla vita di tutti i giorni. E per realizzare questo, ci sono pochi punti da rispettare: verità, coerenza, legalità e lavoro.

Dopo decenni di dissipazione delle risorse, seguito negli ultimi mesi dalla svendita dei valori costitutivi di una nazione, nulla lasciamo ai figli neanche più l’orgoglio di dirsi italiani. Non c’è indulgenza, insomma, nello sguardo degli adolescenti sul mondo dei grandi. Anzi, ci mettono davanti allo specchio. Il riflesso è urticante. Molti di noi li hanno già persi. Figli delle nostre paure e delle nostre incoerenze. Hanno scelto un posto, sognando il domani in un altro mondo. Il nostro, per loro, ha decretato che i posti sono tutti occupati. I figli vanno e ci restano. I robot che li sostituiscono, tagliando drasticamente le possibilità di lavoro. I rischi dell’intelligenza artificiale pesano sul futuro dell’occupazione mondiale.

Perché si è deciso di non investire sul capitale umano generando maggiori disuguaglianze.

La robotizzazione, l’intelligenza artificiale e la crescita delle diseguaglianze ci mettono di fronte a «una delle più importanti sfide del nostro tempo». La stessa Organizzazione internazionale del lavoro, non ha dubbi. La trasformazione del lavoro è quella di cui tutti i governi dovrebbero occuparsi con urgenza, soprattutto in un momento in cui l’economia è in una fase di forte frenata e in cui si rischia di veder aumentare ancora il numero, non solo dei disoccupati, ma avanza l’esercito degli svogliati e di quanti si rifiutano di restare, lasciando anche gli affetti, senza parlare…partono.

Non c’è alternativa all’Europa se vogliamo dare un futuro alle nuove generazioni. L’Europa è un obiettivo realizzabile che esige un cambiamento della classe dirigente: cambiamento che molti ancora dicono di fare, ma che in verità non avviene mai. È grave prendere in giro i cittadini con la complicità dei mezzi di comunicazione, fingendo e raggirando chi nella democrazia crede. Dobbiamo agire senza finzione; perché la lealtà non si annuncia, né si racconta: si pratica nelle azioni e nei fatti di tutti i giorni.
“La bellezza dell’Europa è di essere un’unione di minoranze. È nata come un sistema innovativo, è una realtà diversa rispetto ai sistemi politici dei rispettivi paesi. O si passa ad un altro schema mentale o non ce la caveremo mai! Il progetto europeo è basato sul confronto. Bisogna riflettere sulla “profondità del processo di evoluzione europea”. Non si tratta di accademia, piuttosto è il tentativo di cambiamento della storia dei popoli. Per questo è importante il dibattito ed è imprescindibile il dialogo ed il confronto civile, senza pezze d’appoggio. L’Europa o si capisce o si va a scuola. I nostri “capitani” hanno bisogno di riprendere dalle elementari.