Se guardiamo i dati pubblicati dall’Eurostat, notiamo un significativo aumento del prezzo medio dei prodotti agricoli in UE pari al +24% tra il 2021 e 2022. In particolar modo Cereali +45%, uova +43% e latte +31%. Questi aumenti riguardano tutti i gruppi merceologici, ad eccezione della frutta (-3%). Vi sono stati anche forti aumenti dei prezzi medi di beni e servizi attualmente consumati in agricoltura (ossia input non correlati agli investimenti).
Tali incrementi sono conseguenza della maggiorazione dei costi energetici e di materie prime legati alla guerra Russo-Ucraina. Questi paesi, infatti, sono anche i principali esportatori di cereali, frumento, mais, semi oleosi (in particolare girasoli) e fertilizzanti.

Per ridurre progressivamente i prezzi medi dei prodotti agricoli europei è necessario implementare la produzione interna all’Unione Europea e cercare di ridurre il fabbisogno energetico e di materie prime estere – afferma Andrea Michele Tiso, presidente di Confeuro.

Per calmierare i prezzi – che a cascata pesano sulle spalle dei consumatori – dobbiamo ripensare la Politica Agricola Comune (PAC), incentivando le produzioni interne e controllando la libera circolazione delle merci dall’estero. Solo quando l’Europa sarà autosufficiente sul piano energetico e agricolo, vedremo un sostanziale calo dei prezzi – conclude il presidente di Confeuro.