Cattive notizie per i produttori di carciofi. Il recente calo dei prezzi dei carciofi fino al 70% si va a sommare a quello di arance, cavolfiori, lattughe, melanzane, pomodori e zucchine. Il comparto agricolo è in difficoltà, per via dell’aumento dei costi energetici e per la concorrenza sleale che immette sul mercato europeo e italiano prodotti extraeuropei a costi inferiori a quelli del nostro mercato.

7 kg di carciofi per un caffè, è uno slogan d’effetto che può rendere l’idea del grande problema che attanaglia i produttori agricoli che non riescono a coprire neanche i costi d’imballaggio e il trasferimento delle produzioni nei mercati.

La situazione è quella già vista per altre produzioni, l’anello debole della catena restano i produttori agricoli schiacciati dalla concorrenza estera e dalla GdO – afferma Andrea Michele Tiso, presidente Confeuro. E’ indispensabile sviluppare strategie di filiera che tutelino i nostri produttori e tengano ben presente dell’aumento dei costi di produzione. Chiediamo al Governo di attenzionare quanto sta succedendo nella filiera del carciofo così come fatto per il caro carburanti.  E’ il momento di dire basta alla speculazione a tutti costi sulle spalle degli agricoltori – conclude il presidente Tiso.