Secondo i dati diffusi da Nomisma nel 2022 l’export del vino italiano ha raggiunto la cifra record di 8 miliardi di euro: il 12% in più rispetto al 2021. Il comparto vitivinicolo italiano, insomma, si difende bene dall’incalzante produzione spagnola e nonostante i rincari dei prezzi delle bottiglie, etichette e tappi, migliora nelle esportazioni.

Nel mondo l’Italia resta il secondo Paese per valore dell’export dei suoi vini, dopo la Francia. La domanda che ci poniamo è: Come mai non avviene la medesima cosa anche per la produzione olivicola? I dati che ci arrivano dai produttori d’olio non sono confortanti – afferma Andrea Michele Tiso, presidente Confeuro.

Nel 2022 si è avuto un calo del 22% che sicuramente è legato alle anomalie climatiche e agli effetti della Xylella ma bisogna prendere dei provvedimenti per invertire questo trend – prosegue Tiso. La proposta abbracciata anche da Confeuro è di creare un piano olivicolo nazionale che tuteli i produttori e faccia risalire la produzione, riducendo le importazioni – conclude il Presidente.