DARE UN FUTURO ALLA VITA E VALORE AL FUTURO

Ott 24, 2018 | Dalla Confeuro

Con il contribuito dei rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e della società civile, è stato affrontato a livello europeo il problema inderogabile dello “sviluppo sostenibile”.
Il 31 maggio a Milano nell’ambito del festival dell’Ambiente è stato annunciato che nel prossimo futuro “La Commissione europea è intenzionata a fare dell’Unione un campione dello sviluppo sostenibile”
Pensare di andare avanti con l’attuale modello di sviluppo, che ha prodotto in Europa centoventi milioni di persone condannate nel girone della povertà: gente destinata a diventare ‘rifiuti umani’! È tempo di investire sulla resilienza, su un benessere sostenibile e sul pilastro sociale dell’Unione”.
Il primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans ha sottolineato la “necessità di presentare entro l’anno un documento di riflessione sullo sviluppo sostenibile. Il cambiamento climatico si sta sviluppando con più rapidità del previsto e dobbiamo far fronte a questa urgenza”.
Tra l’altro il direttore della Organizzazione internazionale del lavoro ha sostenuto che “Tra i cittadini dei Paesi europei c’è un deficit di fiducia nella capacità della leadership di assicurare una adeguata giustizia sociale anche se molto dipende dai piani nazionali” Comunque ha concluso che l’Organizzazione che dirige è a disposizione per collaborare con i governi nella realizzazione di programmi adeguati”.
In conclusione siamo del parere che su “Ripensare l’Europa” occorre una nuova stagione che ponga davvero le persone al centro e abbia la sostenibilità come prerequisito. È necessario aiutare la politica a recuperare la capacità di raccontare la realtà ed operare per “mission” dando centralità al lavoro. “Noi non possiamo abdicare a un ruolo che metta insieme crescita e sostenibilità”,
Ricordiamo che tra 7 mesi ci saranno le elezioni europee, alle quali dovremo arrivare con una precisa strategia. Il primo punto riguarda gli investimenti necessari per promuovere lo sviluppo sostenibile, che devono essere promossi con una adeguata politica fiscale.
L’ultimo suggerimento è che bisogna continuare a lavorare con le piccole e medie imprese, per consentire a tutto il mondo produttivo di valutare i propri risultati in termini di obiettivi ambientali, sociali e di governance.
L’ultima, anche se è la prima richiesta e che queste tematiche vanno portate a conoscenza dei cittadini, altrimenti, l’Europa può anche crollare seppellendo persone ignare che con la loro opera potrebbero collaborare per gli Obiettivi di Agenda 2030.
Insomma si eviti che il tetto crolli se non sono in salvo gli inquilini.