CONFEURO: 8 MARZO, L’AGRICOLTURA IN ROSA È PIÙ FORTE DELLA CRISI
L’agricoltura attrae sempre più donne, in gran parte giovani, che scelgono di investire tempo ed energie nella cura dei campi e del territorio – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Nel giorno della festa della donna, i numeri sorridono all’agricoltura in rosa. Nel nostro Paese, le aziende agricole al femminile sono oltre 200 mila, circa il 28% del totale. E una percentuale rilevante di queste è guidata da donne under 35, con concentrazioni molto elevate in settori come l’ortofrutta, dove l’occupazione femminile arriva a sfiorare il 70%”.
L’agricoltura in rosa è diventata col tempo uno dei pilastri dell’intero settore primario, che ha saputo rinnovarsi e dare sempre più spazio alle donne – continua Tiso. Tra il 2019 e il 2020, in alcune regioni il numero di aziende agricole gestite da donne con meno di 35 anni è addirittura aumentato nonostante la crisi. Tra queste il Veneto, dove si è registrato un incremento dell’1,2%. Ma è interessante segnalare anche il costante aumento di iscrizioni di studentesse negli istituti agrari ed enologici.
Dopo il bonus ‘Donne in campo’, Governo e Regioni sono chiamate a potenziare il sostegno all’imprenditoria femminile, a partire dai Programmi di Sviluppo Rurale, prevedendo fondi specifici per le donne in agricoltura ed altre misure ad hoc, inclusi i finanziamenti a fondo perduto. Insieme all’ingresso delle nuove generazioni, il crescente coinvolgimento di donne in agricoltura è uno dei più potenti fattori di crescita e rinnovamento di un settore che meglio di altri si è dimostrato in grado di rispondere alle sfide economiche e sociali del presente.