CONFEURO: RICERCA E INNOVAZIONE, L’AGRICOLTURA SEGNA ANCORA IL PASSO. INVERTIRE LA ROTTA NEL PNRR
La ricerca in agricoltura ha una strada ancora lunga da percorrere, nonostante gli impegni presi negli ultimi anni per fare il salto di qualità e inaugurare una nuova era – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. A conti fatti, solo una piccola frazione dei fondi europei è investito dalle regioni per promuovere avanzamenti in campo scientifico e tecnologico. La Toscana, per esempio, pur primeggiando in questo settore ha destinato solo 19 milioni di euro in sette anni alla ricerca e all’innovazione in campo agricolo. Nello stesso arco temporale, un’altra regione cruciale come la Lombardia ha investito solo 3 milioni, mentre il Piemonte si è fermato a 3,7 milioni.
La scarsa propensione alla ricerca del mondo agricolo riguarda tutto il Paese, con poche eccezioni che non si discostano però molto dall’andamento generale – continua Tiso. Anche l’agricoltura 4.0 e lo sviluppo del digitale, che permetterebbero alle aziende di diventare più efficienti e rispettose dell’ambiente, mancano dello slancio necessario per diffondersi in modo capillare. Facciamo quindi appello al Governo affinché inverta questa rotta a partire dal Pnrr e renda accessibili gli avanzamenti tecnologici anche alle piccole e medie imprese.
Mentre al pre-vertice in corso a Roma si discute di sistemi alimentari, è bene ricordare che per un sano sviluppo agricolo è indispensabile procedere in due direzioni solo in apparenza contrarie: da una parte promuovere la ricerca e l’innovazione tecnologica, dall’altra recuperare le tecniche di coltivazione tradizionali che permettono produzioni sostenibili. Modernità e tradizione, infatti, possono e devono convivere nell’agricoltura del futuro.