CONFEURO: AGROALIMENTARE, PRATICHE SLEALI E PROCEDURA D’INFRAZIONE. GOVERNO FORNISCA RAGIONI DEL RITARDO DELL’ITALIA

Lug 27, 2021 | Comunicati

procedura infrazione

La procedura di infrazione avviata dalla Commissione contro dodici Stati membri, tra cui l’Italia, solleva interrogativi ai quali il Governo è chiamato a dare una risposta motivata – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. La Commissione si è attivata per la mancata ricezione delle norme Ue che vietano le pratiche commerciali sleali nel settore agroalimentare.

Chiediamo pertanto al ministro delle politiche Agricole Patuanelli di esporre nelle sedi deputate le ragioni del ritardo dell’Italia, indicando anche una strada per recuperare il terreno perduto e rimettersi in regola con la direttiva europea. Quest’ultima risale al 17 aprile 2019 e ha lo scopo di garantire tutti i produttori europei e i fornitori contro 16 pratiche commerciali scorrette esercitate dagli acquirenti della filiera alimentare.

Se era inevitabile che la grave crisi sanitaria comportasse ritardi su tutti i fronti, è altrettanto vero che il settore agroalimentare italiano è ai primi posto in Europa per quantità e qualità delle produzioni e non può essere lasciato indietro. Non si possono infine ignorare le sanzioni che le procedure di infrazione aperte da Bruxelles comportano e il conseguente costo per l’erario – conclude Tiso.