CONFEURO: NUTRISCORE, L’ANTITRUST FACCIA PIENA CHIAREZZA. SULLE ETICHETTE ALIMENTARI NON POSSONO ESSERCI COMPROMESSI

  • Nov, Gio, 2021

La minaccia posta al made in Italy dalle etichette a semaforo è già una realtà, come dimostrano le cinque istruttorie avviate in questi giorni dall’Autorità garante della concorrenza – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Oggetto dell’azione dell’Antitrust è l’utilizzo dell’etichetta Nutriscore da parte di società italiane, francesi e tedesche. Questo tipo di etichetta, assegnando un punteggio sulla presunta salubrità del prodotto, può infatti indurre il consumatore in inganno.

Mentre in Europa continua il confronto sulle etichette alimentari, spiace constatare che il Nutriscore sia di fatto già una realtà, con i potenziali danni che ne possono conseguire per l’Italia – continua Tiso. Fornire informazioni fuorvianti ai produttori si configura a tutti gli effetti come una pratica di concorrenza sleale. Lo stesso problema sorge nel caso delle ultime App nate per dare una valutazione della salubrità dei prodotti, che utilizzano i criteri adottati per il Nutriscore.

É per questo importante che l’Antitrust si sia attivata per far luce su un sistema di etichettatura che svantaggerebbe l’85% della produzione alimentare italiana. Porre un argine all’affermarsi di questa pratica sleale è ancora più decisivo adesso che la partita per un accordo a livello europeo sulle etichette alimentari è in pieno svolgimento. L’Italia sta cercando, insieme ad altri Paesi, di tutelare il proprio patrimonio agroalimentare. Se si intende difendere la nostra agricoltura, sul Nutriscore, così come sull’Italian Sounding, non possono esserci compromessi.

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