CONFEURO: GIORNATA EUROPEA DEL BIOLOGICO, IL CAMBIAMENTO È GIÀ IN ATTO MA SCONTA IL RITARDO DELLA POLITICA
La Giornata europea del biologico che si celebra oggi arriva in un momento molto delicato per il Vecchio continente, alle prese con la guerra e con una crisi energetica che rischia di peggiorare nei prossimi mesi – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Stiamo vivendo fasi decisive per il futuro politico ed economico dell’Europa, che dovrebbero spingerci a riflettere e a fare scelte coraggiose.
Tutti gli eventi degli ultimi anni, dalla crisi sanitaria a quella energetica, evidenziano la necessità di un cambiamento di rotta che rimetta al centro la sostenibilità – continua Tiso. Investire sull’agricoltura biologica è il primo passo da compiere per costruire un sistema produttivo a misura di pianeta, in grado di utilizzare al meglio le risorse naturali e di affermare un nuovo paradigma economico e sociale.
Con 2,2 milioni di ettari di terreni l’Italia vanta la percentuale più alta in Europa di superficie bio (17,4 per cento sul totale), mentre sono oltre 86mila gli operatori biologici per un valore del mercato interno pari a 5 milioni di euro. La nuova legge sul biologico ha fornito finalmente un quadro normativo certo al settore, ponendo le basi per un’ulteriore crescita. A poche ore dal voto, va però evidenziato il ritardo con cui la politica sta accompagnando questa trasformazione. Quasi tutti i programmi elettorali dei partiti trattano il tema della sostenibilità ambientale in modo incompleto, senza entrare nel merito delle sfide del Green Deal europeo. Un vuoto che le forze politiche protagoniste della prossima legislatura sono chiamate a colmare.