BANDO DA 23 MILIONI DI EURO CONTRO IL CAPORALATO

Mar 1, 2019 | Dalla Confeuro

Scadrà il prossimo 15 aprile il bando per la “Prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento nel settore agricolo” lanciato dal ministero del Lavoro e dal ministero dell’Interno che stanzia 23 milioni di euro per finanziamenti e a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 e sul Fondo Sociale Europeo, Programma Operativo Nazionale “Inclusione” 2014-2020.
Il bando mette sul piatto 15 milioni per il lotto 1 Fami che interessa le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Val d’Aosta, Veneto, PA di Trento e PA di Bolzano; e 8 milioni per il lotto 2 Fse per Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Per entrambi i lotti i soggetti ammessi a presentare domanda sono Regioni/Province; Enti locali; Enti del Terzo settore operanti nel settore dell’Avviso; associazioni enti fondazioni cooperative sociali onlus; Camere di Commercio; enti ecclesiastici; associazioni di categoria; patronati ed enti bilaterali; società cooperative e società consortili; operatori pubblici e privati accreditati; organismi accreditati da Regioni e Province; università, istituti di ricerca, istituti scolastici superiori, CPIA e CFP; organismi e organizzazioni internazionali; altri Enti pubblici.
I progetti dovranno riguardare attività come supporto all’emersione; orientamento formativo e occupazionale; integrazione lavorativa; intermediazione; inclusione attiva. Destinatari i cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti sul territorio italiano, vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.
Numero minimo di persone coinvolte in un progetto è 300. Budget di ogni proposta non inferiore a 1 milione.
Per quanto riguarda il lotto Fami le domande dovranno essere presentate attraverso il sito https://fami.dlci.interno.it/fami. Lotto Fse attraverso moduli allegati all’avviso inviati via pec all’indirizzo dgimmigrazione.div1@pec.lavoro.gov.it. Scadenza per entrambi alle ore 16 del 15 aprile 2019.

Fonte: Il Denaro