Nonostante l’attenzione del governo sia prevalentemente rivolta ai lobbisti e ai grandi poteri economici e politici del Paese – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso –, l’agricoltura, quella vera e intrisa di valori, riesce comunque a trovare un modo per andare avanti senza nessun supporto istituzionale.
Un esempio concreto in tal senso arriva dall’agricoltura sociale. Si tratta infatti di un settore capace di rialzare considerevolmente il Pil del Mezzogiorno e di dare occupazione a circa 30mila addetti. Ma anche qui purtroppo – continua Tiso –, dopo un retorico interesse da parte del ministero dell’Agroalimentare e del Parlamento, non si è ancora arrivati ad approvare i decreti attuativi che dovrebbero dare efficacia alle legge 141 approvata nell’Agosto 2015.
Probabilmente – conclude Tiso – l’esecutivo è stato troppo impegnato a seguire i tanti volti familiari impegnati in Expo per poter supportare chi, abbinando i valori della solidarietà, del rispetto dell’ambiente e del recupero delle tradizioni agricole, continua nonostante tutto a fare diligentemente il proprio lavoro.