Pensare che la ripresa dell’economia europea possa avvenire sottraendo risorse all’agricoltura è una contraddizione in termini, oltre che un’implicita smentita di tutti gli impegni presi finora per promuovere un Green New Deal nel Vecchio continente – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo quanto anticipato da alcuni organi di stampa, il Consiglio europeo sarebbe infatti pronto a sacrificare alcuni programmi per salvaguardare i fondi destinati alle riforme nei vari Paesi. In particolare, il fondo per lo sviluppo rurale creato per favorire la sostenibilità ambientale e rispettare i target del Green Deal, rischierebbe una riduzione di un terzo passando da 15 a 10 miliardi.
Ci auguriamo che queste indiscrezioni restino tali e non si traducano in realtà. Il sistema economico non è un meccanismo che può funzionare a compartimenti stagni, ma un organismo unico in cui il settore primario gioca un ruolo fondamentale – prosegue Tiso. Tagliare le risorse destinate all’agricoltura sostenibile finirebbe per avere ripercussioni non solo sull’intera economia, ma anche sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici.
L’ipotesi che i leader europei siano pronti a fare dietrofront dopo aver annunciato a più riprese di voler puntare su agroecologia e sostenibilità, fa pensare che i Governi siano tuttora ancorati a vecchi schemi non più adatti a promuovere una sviluppo equilibrato. Gli impegni presi nei mesi scorsi dal Governo italiano e dal resto dell’Unione saranno valutati alla prova dei fatti. Oggi più che mai servono volontà politica e risorse reali, non semplici slogan.