Con grande soddisfazione abbiamo appena preso atto della quantità di agricoltori che hanno scelto di affidarsi a noi per le disoccupazioni agricole, e i numeri in nostro possesso – dichiara in una nota il presidente nazionale della Confeuro, Rocco Tiso – confermano un’ulteriore incremento del 20% della nostra attività.

Questi sorprendenti risultati – continua Tiso – sono figli di diversi fattori, tra i quali la capacità dei nostri operatori di rispondere alle esigenze dei territori e l’umanità che mostrano e applicano verso gli agricoltori in difficoltà. Ma c’è un altro aspetto che è opportuno sottolineare e che contribuisce al nostro successo: la perdita di consenso da parte delle organizzazioni tradizionali. Infatti, come abbiamo detto più volte in passato, gli agricoltori hanno ormai ben compreso che molti esponenti sindacali non sono altro che l’estensione della lunga mano governativa; e sanno bene che queste persone sono passate dall’essere difensori dei propri diritti a complici delle proprie disgrazie. La Confeuro invece è orgogliosamente qualcosa di diverso e non ha alcuna dipendenza da strutture politiche. I nostri unici vincoli infatti – conclude Tiso – sono la verità e il bene degli agricoltori.