L’invito a consumare italiano non può rimanere uno slogan o un buon auspicio, ma deve essere sostenuto dal Governo attraverso risorse pubbliche e una strategia integrata che promuova i prodotti nostrani e locali – dichiara il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. Il sostegno alle imprese agricole colpite dall’emergenza è indispensabile, ma l’ultima parola sul mercato spetta sempre ai consumatori, che con le loro scelte e i loro gusti indirizzano la produzione e determinano le sorti delle aziende agricole. Per rilanciare l’agricoltura italiana non basta quindi agire sul lato dell’offerta, ma occorre promuovere un nuovo paradigma del consumo che privilegi le produzioni italiane ottenute con metodi sostenibili.
Per avere successo è possibile ricorrere a diversi strumenti. Una campagna che dia visibilità ai piccoli e medi produttori locali, integrata da un sistema di incentivi per i cibi a filiera corta, contribuirebbe per esempio ad avvicinare le aziende agricole al consumatore riducendo al tempo stesso i costi e gli sprechi – spiega Tiso.
Oltre a sostenere le migliaia di piccole e medie imprese agricole che in questi mesi hanno garantito la fornitura di alimenti, queste misure avrebbero il vantaggio di promuovere stili di vita genuini, sostenibili e responsabili. Si tratta di un valore aggiunto con innumerevoli ricadute positive per l’economia, l’ambiente e la salute che i metodi di produzione agroindustriali non sono in grado di garantire.