L’emergenza coronavirus investe anche il settore agroalimentare e il made in Italy, che potrebbero subire un contraccolpo ancora più grave in assenza di adeguate misure – dichiara il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. Per questo chiediamo al Governo, a tutte le istituzioni e agli organi impegnati nel contrastare il virus, di prevedere interventi mirati a difendere le nostre produzioni dalle conseguenze del contagio, che in questi giorni interessa diverse regioni italiane.
L’emergenza coronavirus sta già avendo un impatto sulle nostre economie e sul commercio internazionale. Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha giustamente dichiarato che la risposta del Governo per tutelare l’agroalimentare deve prevedere strumenti straordinari – continua Tiso. Sarà per questo importante tenere aperto il dialogo con tutti gli attori principali, le associazioni di categoria e i ministri interessati per ricalibrare il piano di promozione del made in Italy e difendere così il settore primario. Confeuro segue attentamente lo sviluppo degli eventi ed è disponibile a dare il proprio contributo per ridurre al minimo l’impatto dell’emergenza sull’agricoltura.
Oltre alla difficoltà degli scambi commerciali, occorre poi promuovere una corretta informazione per contrastare paure infondate riguardo ai nostri prodotti. Anche se gli esperti hanno spiegato a più riprese che il contagio non può avvenire attraverso il cibo, resta da superare la diffidenza dei consumatori, in particolare nei mercati esteri dove le nostre eccellenze sono più apprezzate. Un fenomeno analogo, del resto, si è verificato nel nostro Paese nei confronti degli esercizi commerciali che vendono alimenti cinesi o più in generale asiatici.