I governi italiani che si sono succeduti in questi anni – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – non hanno certo brillato per la lungimiranza delle politiche agricole adottate, anzi sono stati spesso ostacolo allo sviluppo del primario (nonostante questo tra i settori che hanno retto meglio i colpi della crisi economica). L’impegno però ora più importante è quello di aumentare il peso politico europeo dell’esecutivo, di ora come del prossimo, per fare in modo che le istanze degli agricoltori italiani vengano finalmente recepite da Bruxelles.

E’ per queste ragioni – continua Tiso – che accogliamo con soddisfazione le parole del presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, sulle convergenze con il neo presidente del Consiglio agricoltura irlandese, Simon Coveney, in merito alla necessità di diminuire la burocrazia e di attuare nuove misure per gestire la crisi. E’ dall’impegno comune europeo – conclude Tiso – che, nell’ambito delle peculiarità nazionali e della comprensione dei numerosi errori fino ad ora fatti, deve ripartire il rilancio del primario e quindi la battaglia per una Pac più giusta e per un bilancio Ue corrispettivo delle necessità del mondo agricolo.