La crescita della produzione dell’olio d’oliva italiano (+ 75% rispetto al 2016) testimonia le grandi possibilità offerte dal settore agroalimentare nostrano.
Naturalmente – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Andrea Michele Tiso – in questi dati va tenuto conto delle difficili situazioni atmosferiche che hanno determinato la conseguente crisi della produzione dell’olio nel 2016, ma questa crescita va ben oltre le contingenze vissute e dimostra tutte le potenzialità del comparto agricolo nel suo complesso.
L’ambito della produzione d’olio – continua Tiso – conferma anche la possibilità di migliorare i percorsi della filiera per massimizzare ulteriormente i dati positivi emersi nel 2017. Questo si evince soprattutto nel numero dei frantoi italiani (4500) rispetto a quelli di altri Paesi europei come la Spagna (1700 circa).
Come Confeuro – conclude Tiso – evidenziamo ancora una volta la necessità di percorsi volti a migliorare la filiera e magari utili a determinare la formazione di realtà produttive come le O.P. (Organizzazioni di Produttori) in grado, da un lato di valorizzare la biodiversità delle Pmi agricole, dall’altro creare dei meccanismi utili a far fronte alle richieste del mercato internazionale.