I dati Inea, per quanto registrino un buon trend per i flussi in entrata e in uscita – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – evidenziano numerose criticità sia sull’incidenza dell’agricoltura (il peso del valore aggiunto sul totale dell’economia nazionale è passato dal 3,0% al 2,2%), sia per il forte calo degli occupati nel settore, calati in dieci anni del 13,5%.

Nonostante sia opportuno non ridimensionare i buoni risultati delle produzioni nostrane all’estero – conclude Tiso – è allo stesso tempo necessario non sovrastimare questi dati, e soprattutto non utilizzarli per minimizzare l’esigenza di nuove riforme sistemiche avvertita dagli operatori agricoli.

A preoccupare – conclude Tiso – è soprattutto il calo degli occupati nel comparto agroalimentare, termometro di una perdita di prestigio del mondo agricolo italiano all’interno dello stesso Paese, di poche possibilità di sviluppo per i giovani agricoltori e di una prospettiva futura incerta.