Il potere d’acquisto delle famiglie, secondo i dati Istat, nel 2012 è calato del 4,8%. Un dato – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – che non si registrava dal lontano 1995 e che evidenzia quanto le politiche di equità volute dall’esecutivo siano rimaste solo negli intenti, senza divenire in alcun modo effettive.
La crisi economica – continua Tiso – continua a non dare tregua alle fasce più deboli con pesanti ricadute su settori produttivi come quello agricolo. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito del 2,1% durante lo scorso anno. Queste percentuali si rivelano come la conseguenza di un impoverimento complessivo della popolazione e quindi una minore capacità di spesa.
Finora – prosegue Tiso – le insufficienti misure anti crisi prese sono state dei semplici palliativi, privi di qualsiasi strategia di rilancio. E’ necessario invece – conclude Tiso – un piano di ripresa che metta al centro il comparto agroalimentare, unico settore capace di avviare un rilancio economico che non ripercorra gli errori precedenti e che guidi una crescita rispettosa dell’ambiente e dei quei valori umani che dovranno essere alla base del prossimo futuro.