I ritardi del Padiglione Italia, quasi certamente pronto con Expo già in corso – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – dimostrano con tutta evidenza i limiti delle istituzioni. E’ infatti inammissibile che il paese ospitante dell’esposizione universale non sia in grado di ultimare i propri lavori; e soprattutto è inaccettabile che certe mancanze non vengano mai punite.

A questo punto, oltre che per l’assenza di veri agricoltori e per le varie deroghe ai principi base della legalità certificate dalle numerose inchieste della magistratura – continua Tiso –, Expo rischia di passare alla storia come una ennesima brutta figura internazionale fatta dal nostro Paese.

La domanda che ci pare lecito porre – conclude Tiso – è sempre la stessa: quando arriverà in Italia il momento in cui si verrà chiamati a rispondere delle proprie negligenze?