La falsificazione dei prodotti agroalimentari italiani – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – costituisce un vero e proprio freno alla ripresa del settore.

Le operazioni delle fiamme gialle, tra le quali quella che ha portato in Puglia al sequestro di circa 15 mila litri di vino rosso privi dell’adeguata documentazione contabile per l’identificazione del prodotto, – continua Tiso – evidenziano la necessità di mantenere alta la guardia.

Le cifre delle contraffazioni alimentari , in Italia pari a 1.1 miliardi di euro, sono a dir poco spaventose, ma ben più gravi se a queste si aggiunge il peso dell’Italian sounding, il quale costa al Bel Paese circa 60 miliardi di euro.

E’ inoltre evidente – conclude Tiso – che il danno economico causato dalla falsificazione dei prodotti agroalimentari nazionali non si limita solo al contingente, ma anche al futuro poiché inganna i consumatori su quel che è invece la effettiva genuinità e salubrità delle produzioni nostrane.