CONFEURO: FONDI UE, REGIONI BOCCIATE DALLA CORTE DEI CONTI. INDISPENSABILE RIFORMA DELLA BUROCRAZIA

Nov 12, 2020 | Comunicati

La bocciatura della Corte dei Conti sulla gestione dei fondi strutturali europei desta molta preoccupazione, specialmente in una fase critica come quella che stiamo attraversando – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo i magistrati contabili, l’Italia è maglia nera in Europa per l’utilizzo dei fondi UE del 2019. Le risorse pubbliche sono a rischio dal sud al nord della penisola: si va dalla Puglia (256,6 i milioni di euro che potrebbero essere restituiti alla Ue) alla Sicilia (140,4 milioni), dalla Campania (72,6 milioni) alla Lombardia (44,6 milioni), dall’Abruzzo (36 milioni) alla Toscana (15 milioni).
La Puglia detiene il primato per l’ammontare di fondi per l’agricoltura a rischio, ma in questa classifica dell’inefficienza non è purtroppo sola: il problema riguarda quasi tutto il Paese. Le cause dei ritardi sono per lo più le stesse in tutte le regioni interessate: troppa burocrazia, problemi informatici, ricorsi al Tar e bandi poco chiari – spiega Tiso.
L’ennesimo allarme della Corte dei Conti restituisce l’immagine di un Paese che non riesce a intervenire laddove serve, semplificando i meccanismi che governano una macchina burocratica lenta e datata, incapace di fornire le risposte e i servizi di cui le imprese hanno bisogno. La riforma dell’apparato amministrativo è urgente e non più rimandabile, perché dall’efficienza della pubblica amministrazione dipende il buon esito di tutte le altre misure a favore dell’economia. Senza tempi certi, procedure chiare e rapide qualsiasi piano per la crescita, anche se ben congegnato, rischia di restare impantanato nelle paludi di una burocrazia che appare sempre più lontana dalla vita reale del Paese.