Il maxi sequestro da 30 milioni di euro tra mosti vino e zuccheri – dichiara il presidente nazionionale Confeuro, Rocco Tiso – dimostra il grave rischio di frodi alimentari che corrono le migliori produzioni enogastronomiche italiane; nonché la necessità di affiancare l’ottimo lavoro svolto dagli organismi di controllo a delle politiche adeguate e di sostegno alle eccellenze del settore.

L’agricoltura italiana – prosegue Tiso – rappresenta un patrimonio mondiale dal valore inestimabile che solo un Paese come il nostro, sempre molto attento a farsi del male da solo, può rischiare di perdere a forza di inerzia, superficialità e incompetenza.

Il mantenimento del presidio della legalità, favorito dal brillante lavoro delle forze di sicurezza, non può comunque sostituire la politica. Quel che serve infatti – conclude Tiso – è un piano di rilancio e delle idee nuove. Ci auguriamo che si uniscano in questa richiesta anche quelle organizzazioni di rappresentanza agricola che tengono al futuro del primario e che magari non hanno contribuito al suo svilimento.