La decisione di portare il quantitativo di succo naturale di frutta nelle bevande analcoliche fino al 20% – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – è un primo passo, ma del tutto insufficiente rispetto alla necessità di garantire ai consumatori un’alimentazione sana.
Ancora una volta – continua Tiso – si è persa una buona occasione per incidere con forza e in maniera virtuosa sul settore agroalimentare, cioè indicando la strada della qualità e della genuinità come una delle principali vocazioni del primario.
E’ chiaro – conclude Tiso – che il superamento di una normativa vecchia quasi mezzo secolo è un passo in avanti, ma in questo momento di crisi il settore agroalimentare ha bisogno di riforme strutturali in grado di rilanciarne il potenziale e non di ulteriori misure tampone come quelle che hanno contraddistinto questi anni.