CONFEURO: GAP NORD-SUD, PROMUOVERE SVILUPPO A LUNGO TERMINE E ACCESSO DEI GIOVANI ALL’AGRICOLTURA

Nov 4, 2019 | Comunicati

Il divario tra Nord e Sud Italia non accenna a diminuire e interessa tutto il tessuto produttivo, agricoltura inclusa – dichiara il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. Il rapporto Svimez, presentato oggi a Roma, evidenzia una diminuzione del 2,7% del valore aggiunto dell’agricoltura al Sud nel 2018, contro un aumento nel Centro-Nord del 3,3%. Ma a preoccupare è soprattutto l’abbandono del Mezzogiorno da parte dei giovani: dall’inizio del secolo ben 2 milioni e 15 mila residenti, la metà giovani fino ai 34 anni, quasi un quinto laureati, hanno scelto di andare altrove per costruire il proprio futuro.
Senza il contributo delle nuove generazioni, diventa difficile pensare a un rilancio dell’agricoltura del nostro Mezzogiorno – continua Tiso. I dati mostrano con chiarezza la necessità di stimolare la crescita del Sud attraverso misure che vadano oltre l’assistenzialismo per promuovere lo sviluppo a lungo termine, come per esempio un accesso più agevole al credito per le piccole e medie aziende agricole e finanziamenti mirati.
Per includere le nuove generazioni è necessaria un’azione a tutti i livelli: una nuova Pac incisiva integrata da misure adeguate a livello nazionale, come per esempio norme più flessibili in materia di fiscalità e successioni per migliorare l’accesso dei giovani. Se si vuole puntare sull’agricoltura per far ripartire il Sud, non va poi dimenticato un altro gap: quello che distanzia la produttività del lavoro del settore primario dagli altri settori. Finché questo divario persiste, le nuove generazioni sceglieranno lavori con maggiore retribuzione e sarà difficile contrastare l’abbandono dei territori a vocazione agricola.