La realizzazione del gasdotto Tap, ovvero il gasdotto trans-adriatico che dovrebbe portare in Europa, approdando in Salento, il gas dell’Azerbaijan – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Andrea Michele Tiso – costituirebbe un grave colpo per le politiche ambientali che vorremmo venissero valorizzate dal governo e creerebbe gravi rischi per una zona dalla straordinaria vocazione agricola come quella pugliese.
Le criticità che mettono in discussione l’opportunità di questo progetto sono numerose e vanno da quelle ambientali a quelle turistiche. Come Confeuro infatti – prosegue Tiso – abbiamo già espresso la nostra contrarietà al Tap e rimaniamo onestamente perplessi dal cambio di linea, seppur per questioni di bilancio, espresse dalla ministra del Sud, Barbara Lezzi.
Naturalmente – continua Tiso – anche noi ravvisiamo l’esigenza di politiche strategiche e strutturali coerenti nel tempo; ma questo fa emergere solo la necessità di dibattere in modo serio e trasparente prima di prendere scelte così importanti, e non l’obbligo di portarle a conclusione anche qualora si rivelassero oggettivamente sbagliate.
Il nostro auspicio – conclude Tiso – è che il governo utilizzi le poche ore disponibili per cambiare le sue decisioni sul Tap e per iniziare a lavorare su un modello di sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale e sul rispetto dei diritti dei cittadini.