Nel nostro Paese ci sono diverse storture che permangono da tempo e che hanno contribuito in maniera endemica alla crisi attuale e al forte aumento delle diseguaglianze sociali. Tra queste colpisce molto la convinzione secondo la quale per ottenere lo sviluppo sia necessario svendere il Paese alle grandi imprese e alle multinazionali.
Questa “filosofia politica”, manifestatasi in diverse circostanze tra le quali Expo, l’applicazione della Pac e le politiche di investimento fatte dall’esecutivo, sta rallentando il percorso di ripresa e allontanando l’Italia dai modelli virtuosi che invece andrebbero seguiti.
Come Confeuro abbiamo più volte sottolineato la necessità di puntare sulle Pmi agricole per rilanciare il comparto e conseguentemente l’intero sistema paese, ma la verità è che si è fatto ancora troppo poco in questa direzione.
Il nostro auspicio, e siamo certi anche quello del mondo agricolo, è che la ripresa dopo le vacanze estive porti ad un sostanziale cambio di rotta capace di raccogliere le istanze e le esigenze degli agricoltori e dei cittadini, e non più dei lobbisti che cercano in ogni modo di plasmare gli interessi collettivi a quelli individuali.