Alla fine di ogni estate si creano sempre grandi aspettative sull’anno che verrà, purtroppo però i buoni auspici vengono spesso risucchiati dal chiasso politico e dalle tante difficoltà del Paese nel realizzare qualsiasi cambiamento strutturale.

I dati economici sulla crescita del Pil italiano rilanciati dall’agenzia di Moody’s non possono far credere che le tante falle sistemiche italiane siano state magicamente risolte. Il lavoro da fare è infatti ancora tanto, ma prima ancora di questo è necessario che il governo comprenda la necessità di puntare sul grande patrimonio enogastronomico della penisola.

Come Confeuro siamo assolutamente convinti che sia l’agricoltura, con la sua tutela della biodiversità, la sua capacità di salvaguardare i paesaggi e la sua attenzione ad una alimentazione sana e genuina a costituire la grande occasione per il riscatto nostrano. Perché questo sia possibile, però, c’è bisogno di un’agenda di azione condivisa tra le istituzioni e i tanti attori delle filiera agricola. E’ questa la bussola che serve per dar vita ad una strategia vincente.