Il pagamento della seconda rata dell’Imu per i terreni agricoli – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – sarebbe un duro colpo per il comparto agroalimentare e una violazione degli impegni presi dall’esecutivo.
Il mondo agricolo – continua Tiso – sta soffrendo una crisi gravissima, acuitasi anche a causa dell’aumento dell’Iva e alla mancata attuazione di quelle riforme di cui il settore ha assoluto bisogno. Imporre il pagamento della seconda rata dell’Imu avrebbe un nuovo effetto recessivo su di un comparto fondamentale per il rilancio del paese, e quindi in piena logica con quelle politiche di austerità che è invece necessario fermare quanto prima.
Per esentare i terreni agricoli dall’imposta – conclude Tiso – è necessario trovare risorse per 400 milioni. Ed è impensabile che questo non sia possibile in uno Stato che, solo per alimentare se stesso, spende ogni anno circa 800 miliardi di euro in spesa pubblica.