Il preoccupante aumento della disoccupazione – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – è reso ancor più grave dai dati dell’Istat sugli inattivi, su questa enorme massa di individui (quasi 3 milioni secondo l’istituto) ormai convinti di non poter trovare alcun impiego in grado di dar loro prospettive.
Se possibile – continua Tiso – questo dato è ancor più preoccupante di quello relativo ai disoccupati poiché traccia un futuro con poche speranze e troppa sfiducia. Non è un caso infatti se il numero degli inattivi italiani è di ben tre volte superiore a quello della media europea. La responsabilità della situazione odierna è senza dubbio da addebitare alle incerte politiche del lavoro di questi anni: generatrici di poche sicurezze e troppa precarietà, soprattutto tra i più giovani.
Il mondo agricolo, e la Confeuro vuole ribadirlo con forza ancora una volta – conclude Tiso – ha più volte dimostrato il suo interesse nella formazione di operatori giovani e dinamici, ma ha ottenuto ben poco ed è anche stato escluso dal tavolo tematico sul lavoro. E’ giunto il momento che inizi una rapida inversione di rotta.