Ancora una volta le stime dell’Istat sulla situazione economica e la crescita del Pil non fanno sconti all’Italia. Non è positivo – dichiara il presidente nazionale Confeuro Rocco Tiso – il fatto che, nonostante i piccoli segnali di ripresa e un moderato recupero dell’attività economica nel secondo semestre, l’economia si contrarrà del 2,3% quest’anno e di un ulteriore 0,5% nel 2013, con intensità sempre più contenute, fino al secondo trimestre del 2013.
Ma non è tutto purtroppo: il dato che più preoccupa – continua Tiso – è quello riguardante la disoccupazione, di cui l’Istat prevede per fine anno un rilevante aumento, che si attesterà al 10,6%, e salirà ancora nel 2013 fino ad arrivare all’11,4% a causa del contrarsi dell’occupazione.
L’uscita dalla crisi sembra dunque lontana, eppure – dichiara Tiso – il comparto agricolo è l’unico che negli ultimi mesi ha fatto registrare qualche dato positivo, soprattutto per quel che riguarda le produzioni biologiche e i marchi dop e igp, fiore all’occhiello del Made in Italy; l’unico che offre molte occasioni lavorative e imprenditoriali, soprattutto per i giovani, sicuramente i più colpiti dalla grave fase recessiva.
Pertanto non è più tollerabile la scarsa attenzione dedicata dalle istituzioni al settore primario, ai suoi operatori e all’intero indotto, tutelati insufficientemente e troppo spesso attori inermi di fronte alle decisioni importanti che li riguardano. E’ necessario – conclude Tiso – dar voce a un mondo come quello agricolo, che solo se sostenuto e incentivato potrà rappresentare il giusto viatico per la ripresa dell’economia nel suo complesso, italiana ed europea.