Le dichiarazioni di alcuni esponenti del mondo agricolo in merito all’appropriatezza della soppressione delle organizzazioni di patronato più piccole attraverso la nuova Legge di Stabilità – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – sono a dir poco vergognose e in piena contraddizione con quella che dovrebbe essere la mission di questi personaggi.
Affermazioni come quelle che vedrebbero le strutture di patronato minoritarie (solo per numero) “poco professionali e responsabili” – continua Tiso – dimostrano con tutta evidenza che c’è chi ha smesso da tempo di difendere gli interessi dei lavoratori per seguirne altri di gran lunga più remunerativi e magari meno fastidiosi per un esecutivo che ha scelto di dichiarare guerra al mondo del lavoro e ai diritti dei cittadini.
Già in passato – prosegue Tiso – abbiamo assistito a vicende di “fuoco amico” a dir poco riprovevoli, ma abbiamo sempre scelto di far finta di nulla per evitare di fare il gioco del governo e di chi sta minando seriamente le basi dello Stato di diritto italiano. Il livello raggiunto ora, però, è onestamente inaccettabile e pone sotto i riflettori il vero volto di chi; da una parte fa finta di difendere gli interessi dei lavoratori, mentre dall’altra li svende per i propri interessi economici.
Come è avvenuto con la precedente Legge di Stabilità – conclude Tiso –, poco importa che il lavoro degli operatori del patronato da noi promosso sia al sicuro da questi attacchi; noi non lasceremo soli quei lavoratori e cittadini che, ancora una volta, sono stati traditi da quelle organizzazioni sindacali che hanno smesso da tempo di occuparsi dei problemi della persone per interessarsi invece solo delle proprie poltrone e dei propri guadagni.