La fiducia dei consumatori è calata dai 101,3 punti del mese di Ottobre ai 100,2 di Novembre. E questo – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – non può che imputarsi all’assenza di riforme per il comparto agroalimentare e alla situazione economica particolarmente difficile per le fasce più deboli del paese e più esposte alla crisi.

Quel che emerge con chiarezza a tutti, tranne che al governo – continua Tiso –, è l’urgenza di tutelare i più deboli con delle politiche di sostegno che prevedano la garanzia di ricevere adeguata alimentazione. Purtroppo però, nel mentre con il Jobs act si sta infliggendo un altro duro colpo ai precari, i disoccupati, gli agricoltori e alle altre categorie esposte alla crisi, non è stato varato ancora nessun provvedimento volto a garantire il soddisfacimento dei bisogni di prima necessità per chi oggi non è in grado di farlo. E’ anche questo – prosegue Tiso – a minare ulteriormente la fiducia dei consumatori sul prossimo futuro.

Il Jobs act – conclude Tiso – sta raccogliendo attorno a sé tutte le proteste della società italiana, ma nonostante questo, nell’incredulità generale, il governo continua a far finta di niente e a dimostrare un’arroganza senza precedenti.