CONFEURO: LA RIPRESA DELL’OLIVICOLTURA ITALIANA E’ BUON SEGNALE, MA SERVONO MISURE EFFICACI CONTRO LA XYLELLA

Ott 7, 2019 | Comunicati

La ripresa della produzione di olio extra vergine italiano è un segnale positivo per l’agricoltura italiana e un‘ulteriore conferma che occorre puntare con decisione su questo comparto – dichiara il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. Al tempo stesso è indispensabile non dimenticare i problemi che lo affliggono, a partire dalla Xylella. Alla rinascita non partecipa infatti il Salento, il territorio più colpito dal batterio. Ci auguriamo inoltre che il Governo continui a difendere il nostro olio in sede internazionale, esentato per il momento dai nuovi dazi Usa – continua Tiso.
L’olio di oliva si rafforza come uno dei prodotti simboli del made in Italy e come una delle poche produzioni, insieme al vino, in grado di valorizzare le nostre peculiarità regionali, oltre a essere uno dei pilastri della dieta mediterranea. A trainare la crescita – favorita dalle migliori condizioni climatiche – è la Puglia, che sfiora il 60% della produzione nazionale, ma anche le altre regioni del Mezzogiorno e le isole hanno dato il loro contributo nel raggiungere una produzione stimata in 330mila tonnellate, contro le 175mila dell’anno scorso, per un incremento complessivo – in termini percentuali – dell’89%.
L’olio d’oliva è un patrimonio della nostra economia e della nostra cultura. Ci auguriamo che il Governo lavori per impedire il ripetersi delle irregolarità e delle negligenze che, a livello politico e amministrativo, hanno aperto la strada alla diffusione della Xylella e intervenga con risorse e misure adeguate per sconfiggerla.