In questi anni il settore agroalimentare è stato fortemente danneggiato da normative escludenti e marginalizzanti, soprattutto per le Pmi agricole e per le aziende a conduzione familiare. Questo tipo di politiche però – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – non sono stata attuate solo dalle istituzioni europee, ma anche da quelle nostrane. Infatti molto spesso a condizionare l’operato del governo sono state delle vere e proprie lobby che solo retoricamente hanno fatto finta di seguire gli interessi degli agricoltori, ma che in verità, erano e rimangono, alla ricerca di poltrone e di potere.
Gli agricoltori veri in questi anni vivono un profondo vuoto di rappresentanza e hanno bisogno che le istituzioni comprendano questo dramma per cercare di ristabilire un filo diretto con una delle parti più produttive del Paese.
La verità è infatti molto semplice – conclude Tiso –, l’agricoltura ha bisogno di un forte rilancio e di una nuova stagione, ma prima ancora che venga garantito il rispetto del dialogo e del pluralismo democratico.