CONFEURO: L’EDUCAZIONE ALIMENTARE E’ PIU’ UTILE DEGLI AVVISI DI PERICOLO E DELLE ETICHETTE A SEMAFORO

Lug 18, 2018 | Comunicati

La proposta Onu di inserire degli avvisi di pericolo e di tassare i prodotti alimentari contenenti grassi, sale e zuccheri – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Andrea Michele Tiso – non tiene conto della complessità di elementi che compongono lo stato di salute delle persone e attua misure estremamente gravose per il settore agroalimentare senza intaccare la radice del problema, e cioè l’assenza di un’educazione alimentare.

La verità – continua Tiso – è che lo stato psicofisico degli individui è estremamente connesso allo stile di vita che questi scelgono di adottare. E’ quindi necessario parlare di cibo, ma anche di sport, di ambiente circostante e di molti altri fattori ancora, i quali non possono essere affrontati singolarmente ma devono rientrare in un contesto educativo più ampio.

Va inoltre sottolineato che l’idea di Onu e Oms di battersi con forza contro diabete, cancro e malattie cardiovascolari, se impostata in questo modo, avrebbe il grave contraccolpo di coinvolgere tantissime produzioni legate a quella tanto rinomata dieta mediterranea elogiata a più riprese proprio dalle suddette organizzazioni internazionali.

Come Confeuro crediamo sia necessario abbracciare dei modelli educativi inclusivi, e non, come avviene ancora oggi, agire attraverso dei meccanismi denigratori, tra i quali gli avvisi di pericolo, le immagini shock o le etichette a semaforo usate in Paesi come Francia e Inghilterra. Quel che serve – conclude Tiso – è l’adozione di un paradigma nel quale il sistema primario sia ritenuto effettivamente centrale e, pertanto, perno di nuovi modelli culturali ed educativi.