CONFEURO: L’INFLAZIONE SPINGE GLI ITALIANI VERSO IL CIBO A KM ZERO. RIPARTIRE DALLA FILIERA CORTA PER TUTELARE L’AGROALIMENTARE

Ott 12, 2022 | Comunicati

spesa alimentare

La crisi spinge gli italiani a risparmiare anche sul cibo per far fronte all’inflazione crescente e al conseguente crollo del potere di acquisto – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Il dato deve mettere in guardia, ma si presta a più letture: tra le strategie adottate dai consumatori prevale infatti la scelta di prodotti locali e a km zero. Una tendenza che può rappresentare un’opportunità per i nostri agricoltori, in una fase storica in cui i mercati vivono limitazioni mai viste prima e la globalizzazione sembra segnare il passo.

Il calo della spesa alimentare si traduce in una diminuzione della domanda, che non può certamente essere positiva per la filiera – continua Tiso. Secondo le ultime stime, nella seconda metà del 2022 la perdita complessiva di potere d’acquisto per gli italiani ammonterà a 12,1 miliardi, circa 470 euro in meno a famiglia in soli sei mesi. L’alto tasso di inflazione, senza precedenti nell’era della moneta unica, può tuttavia portare alla riscoperta dei cibi locali e di stagione, favorendo la filiera corta.

Quasi quattro consumatori su dieci (37%) dichiarano di voler acquistare alimenti a km zero per ridurre i consumi energetici e sostenere la nostra economia. L’augurio è che gli italiani possano presto uscire dalla morsa della crisi economica e, al tempo stesso, mantenere alcune delle abitudini di consumo adottate in questi mesi difficili premiando le nostre produzioni.