CONFEURO: NGT, LA SOSTENIBILITA’ DELL’AGRICOLTURA NON PASSA DAI LABORATORI MA DA UNA NUOVA VISIONE DI PRODUZIONE E CONSUMO

Mag 26, 2022 | Comunicati

nuove tecniche genomiche

Il ricorso a nuove tecnologie che modificano il patrimonio genetico delle piante dovrebbe essere improntato a criteri di massima prudenza e, più in generale, non dovrebbe rappresentare la strada maestra per rendere il primo settore sostenibile – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Nuovi studi a livello europeo stanno accreditando la sicurezza delle nuove tecniche genomiche (Ngt). Queste ultime prevedono il miglioramento genetico delle colture che diventerebbero così più resistenti ai fitofarmaci e più ricche sotto il profilo nutrizionale.

Alla luce di questi sviluppi si invoca da più parti una revisione della normativa europea che disciplina gli Ogm – continua Tiso. Se è bene che il dibattito e la ricerca scientifica facciano il loro corso, si ha la netta impressione che sotto la forte pressione dell’agroindustria l’Europa sia tentata di imboccare una scivolosa scorciatoia per centrare gli obiettivi del Green Deal. Il ricorso all’innovazione, infatti, non può e non deve escludere una profonda revisione dei processi produttivi che rendano l’intera filiera sostenibile.

Abbiamo già le risorse e le conoscenze per trasformare l’agricoltura europea. Per quanto possa apparire paradossale, se utilizzata in modo distorto la ricerca scientifica può finire per frenare una reale conversione agroecologica, permettendo ai vecchi sistemi di produzione e di sfruttamento di sopravvivere. Se ci sarà un reale cambiamento dell’agricoltura, non avverrà nei laboratori ma grazie all’affermarsi di una nuova visione della produzione e del consumo.